Allestimento del terrario per il drago barbuto
L’allestimento del terrario è una fase molto importante per la corretta gestione di uno o più draghi barbuti. Una volta scelto il tipo di teca più adatta alle nostre esigenze e aver testato meticolosamente l’impianto di illuminazione e riscaldamento possiamo iniziare a pensare a come allestirla. In questa fase ci preoccuperemo principalmente di due aspetti: la scelta del substrato e quella di eventuali accessori o arredi.
La scelta del substrato
Scegliere un buon substrato per il nostro terrario è un’operazione molto importante che deve tenere presente sia le esigenze degli animali sia di quelle di temperatura e umidità della teca. Una scelta del substrato dettata esclusivamente da fattori estetici può dimostrarsi deleteria per il corretto mantenimento delle nostre pogone. Ma vediamo rapidamente quali sono i tipi di substrato più facilmente reperibili e la loro compatibilità con le esigenze del drago barbuto australiano.
Nessun substrato
Molti allevatori considerano preferibile non utilizzare alcun tipo di substrato con i loro piccoli di pogona vitticeps. Il motivo di questa scelta è facilmente comprensibile; non si corre nessun rischio che il substrato venga erroneamente ingerito dai giovani sauri che sono molto delicati e potrebbero facilmente incorrere in un’occlusione intestinale. Inoltre l’assenza di materiali di fondo può facilitare l’azione di caccia delle piccole pogone che riescono meglio a individuare le loro prede. Infine sicuramente l’assenza di un substrato facilita le operazioni di pulizia della teca che dovranno essere comunque molto frequenti.
Carta di giornale
Utilizzare la carta di giornale come substrato è particolarmente indicato nel trattamento di soggetti malati o posti in quarantena. E’ pratico, economico, facilmente reperibile e si sostituisce in un batter d’occhio. L’utilizzo della carta di giornale con esemplari adulti di pogona vitticeps è sconsigliato poiché non aiuta a limare le unghie degli animali che posso crescere in modo anomalo.
Prato finto
Facilissimo da reperire nei grossi centri di bricolage, viene venduto a metraggio, quindi possiamo facilmente acquistarne la quantità utile a ricoprire l’intera superficie del nostro terrario. Acquistatene almeno un paio in modo da avere sempre un ricambio pronto. L’inconveniente è quello che, questo materiale, tende ad assorbire i liquidi presenti nelle feci generando cattivi odori. Inoltre è sconsigliato l’utilizzo con i giovani esemplari di pogona perché questi possono avere difficoltà di movimento: le piccole unghie, infatti, tendono spesso a impigliarsi alle fibre del finto prato.
Tappetini in PVC
Questo è in assoluto il substrato migliore che unisce un minimo di estetica a una notevole duttilità e praticità d’uso. Potete trovare i tappetini di pvc nei grossi centri di bricolage in diversi formati e stampati con le più svariate fantasie. Non hanno controindicazioni né con i baby di pogona vitticeps né con gli adulti. Si puliscono velocemente con una spugnetta e del disinfettante specifico.
Sabbia
Questo è certamente il substrato più amato e odiato presente sul mercato. Esteticamente impareggiabile, perfetto per ricreare il biotopo desertico, è anche molto funzionale alla corretta gestione dei valori di temperatura e umidità all’interno del terrario. Ha il vantaggio di assorbire rapidamente i liquidi delle feci, facendole essiccare e facilitandoci le operazioni di pulizia. Le sabbie migliori sono quelle a base di Carbonato di Calcio, prive di Silicio e con l’aggiunta di Potassio, Magnesio e Stronzio che permettono ai sauri di cibarsene in caso di carenze di calcio o comunque di ingerirne piccole quantità durante la caccia degli insetti. In commercio ne esistono di diverse marche e in tantissime varietà cromatiche. Personalmente non abbiamo mai avuto problemi di occlusioni intestinali utilizzandole però esclusivamente con esemplari adulti o sub-adulti. Tassativamente vietato l’uso con i piccoli draghi barbuti.
Terriccio, torba e humus
La torba sterile o i terricci commercializzati per uso terraristico non sono indicati per la pogona vitticeps. Innanzitutto trattengono l’umidità favorendone l’innalzamento dei valori all’interno del terrario, inoltre sono poco igienici e favoriscono la comparsa di muffe e parassiti. Possono fornire anche un valido nascondiglio per gli insetti da pasto creando non pochi disagi ai nostri draghi barbuti.
Corteccia in scaglie
Come per la torba, anche le scaglie di corteccia non sono indicate nell’allevamento del drago barbuto australiano. Poco igieniche, trattengono molta umidità e forniscono comodi ripari agli insetti da pasto che possono uscire indisturbati durante la notte e arrecare stress o peggio ancora ferite ai nostri sauri.
Accessori ed arredi
Come per la scelta del substrato anche quella riguardante eventuali accessori o arredi deve tenere conto innanzitutto delle caratteristiche e delle esigenze degli animali che ospitiamo. Inoltre è consigliabile, per motivi prevalentemente pratici e di manutenzione, evitare accessori puramente decorativi che spesso sono anche fortemente antiestetici.
Tronchi e pietre
Oltre ad essere estremamente naturali e a donare un aspetto molto realistico al nostro terrario i tronchi e le pietre ci permetteranno di creare vari nascondigli dove le pogone andranno a riposarsi e uno o più punti di basking dove potranno termoregolarsi. Assicuriamoci soltanto che la struttura realizzata sia ben solida e piantata nel substrato in modo da evitare incidenti agli animali. Inoltre i draghi barbuti adorano arrampicarsi e la presenza di legni favorirà questa loro naturale propensione che li aiuterà anche a mantenere della giusta lunghezza le possenti unghie.
Sfondi 3D
Se vogliamo conferire un aspetto molto realistico e naturale al terrario è possibile utilizzare degli sfondi 3D da applicare sulla parete di fondo della teca. Oggi in commercio ne esistono veramente tanti e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sono realizzati con materiali atossici e favoriscono le attitudini semi-arboricole dei draghi barbuti australiani. Se avete tempo e voglia potete realizzarne uno anche da soli utilizzando del polistirolo espanso, della schiuma poliuretanica e della colla per pavimenti.
Piante
Spesso ci viene chiesto se è possibile inserire delle piante all’interno del terrario e quali possono essere quelle maggiormente indicate per una teca dal clima arido. Per quel che ci riguarda, dopo alcuni tentativi falliti, abbiamo definitivamente abbandonato l’idea di un tocco di verde nel terrario; le nostre pogone sono così ghiotte di verdure e vegetali che le malaugurate piante hanno vita breve. Comunque ce ne sono diverse che ben si adattano ai nostri terrari e allo stile di vita del drago barbuto australiano.
Sansevieria
Questa pianta di origini africane si adatta molto bene al clima arido del terrario. La Sansevieria presenta foglie molto resistenti in grado di sopportare le scorribande del drago barbuto.
Beaucarnea Recurvata
La Beaucarnea Recurvata è originaria del Messico e presenta un fusto robusto e carnoso sormontato da una chioma di lunghe foglie verdi.
Crassula Argentea
Le Crassule sono piante succulente originarie delle zone aride dell’Africa meridionale. La Crassula Argentea è relativamente delicata e quindi la consigliamo solo in terrari che ospitano giovanissimi draghi barbuti.
Consolea Falcata
Questa cactacea conosciuta anche come Opuntia Falcata è priva di spine e ha origini nella penisola iberica. E’ caratterizzata da una fioritura molto bella di un rosso intenso.